La leggendaria e importante “Via della seta” che tanto ha permesso ai popoli fin dall’antichità (ci sono tracce dall’epoca romana), attraverso lo scambio delle merci, e non meno importante, il favorire degli scambi culturali e delle conoscenze religiose.
Di via della seta in realtà ve n’è più di una. Vi è il ramo più settentrionale che dalla Cina si dipanava in più direzioni, o attraverso il deserto ai piedi della catena Himalayana, o ancora più a nord ai piedi dei Monti Celesti, per poi ricongiungersi a Kashgar, attraversando prima di arrivare le oasi di Khotan e Yargand.
I rami meridionali attraversavano l’India per poi riunirsi con le altre piste carovaniere verso l’antica Persia per poi raggiungere Bagdad, e successivamente il Mar Mediterraneo.
Ciò che a noi interessa in questo contesto è il commercio tessile e dei tappeti che attraverso queste carovane ci hanno fatto conoscere e ci hanno dato la possibilità di scoprire un mondo sconosciuto e affascinante.
Dai feltri dell’Asia centrale ai kilim tessuti dai popoli nomadi dell’antico Turkestan, ai tappeti decorativi di Khotan e Yargand che erano portati ai bazar di Samarcanda o di Bukara.