Nella nostra Galleria Rosecarpets a Milano, la passione per il mondo dei tappeti ci porta spesso a scoprire la storia, non solo dei tappeti, ma delle persone, delle famiglie e infine dei popoli che li hanno creati. Ed è un viaggio nel tempo, è come leggere un saggio e un romanzo insieme… È uno dei motivi per il quale amiamo il nostro lavoro!
In questo articolo vogliamo parlarvi dei tappeti della guerra, tappeti costruiti da persone che vivevano o sarebbe meglio dire subivano la guerra proprio nel periodo nel quale nelle loro case o laboratori tessevano questi manufatti.
Ecco un esempio di come anche l’arte tessile ha rappresentato un periodo storico nella vita di quelle popolazioni che per anni hanno dovuto, loro malgrado, convivere nella quotidianità di operazioni belliche.
Siamo nel periodo dell’occupazione sovietica negli anni ’80 del secolo scorso in Afghanistan, durante il conflitto tra il governo centrale, appoggiato dai sovietici, e alcune tribù afgane che si sono alleate per combatterli.
E ciò che hanno visto e vissuto le popolazioni di gran parte del territorio afgano, lo hanno rappresentato tessendo e annodando, cosa che sanno fare molto bene, dei tappeti raffiguranti ciò di cui erano testimoni: aerei caccia, tank, fucili, ecc.
Immaginiamo queste ragazze, perché il compito di annodare è delle donne, in villaggi di montagna o nomadi dedicati alla pastorizia, che attraverso un telaio raffigurano un periodo di vita particolare e doloroso, anziché continuare a tessere tappeti con soggetti della loro tradizione tribale. Infatti questi tappeti vengono chiamati “tappeti della guerra” diventando oggetti da collezione.
Qui ne mostriamo due che abbiamo nella nostra collezione e che potete visitare nel nostro negozio in via Gustavo Modena 21 a Milano.